Ma iniziamo da quella che riteniamo la più bella in assoluto: la #solidarietà viaggia veloce, fa #rete, le telefonate si susseguono, si collabora, ci si muove, si fa gruppo.

E così, il nostro CAV si muove in sinergia con Miti&Mete Associazione Culturale, SMuovilavita ONLUS, Associazione Diabetici ULSS 5 Arzignano-Lonigo-Montecchio Maggiore, Taekwondo Lupi Arzignano Vicenza e … Gli aiuti partono, viaggiano e arrivano a destinazione proprio laddove c’è più bisogno!

E ancora una volta sono le immagini a parlare

#cavarzignano per #emiliaromagna

Il nostro CENTRO DI AIUTO ALLA VITA apre le porte e si configura, ancora una volta, come PUNTO RACCOLTA generi di prima necessità per future mamme, neomamme e neonati, questa volta dei territori dell’Emilia Romagna duramente colpiti dall’alluvione.

Questo, in collaborazione con il CAV di Forlì, dal quale è arrivato un elenco dei beni di prima necessità di cui hanno EFFETTIVO ed URGENTE BISOGNO.

Servono, rispettivamente:

latte in polvere (forte richiesta per tipologia 1 e 2, preferibilmente dei marchi Neolatte, Humana, Mellin, Aptamil)

pannolini per l’infanzia, in particolare taglie 2/4/5;

prodotti per l’igiene personale di bambini e neonati (bagnoschiuma, shampoo, salviette umidificate)

abbigliamento estivo leggero sia da bambino che da bambina, in particolare tg. 4/5 anni;

marsupi per neonati;

passeggini leggeri, facilmente richiudibili (con cinture/ganci di chiusura in buono stato);

Siamo a disposizione, come sempre, per tutti coloro che desiderassero avere maggiori informazioni.

GRAZIE

#cavarzignano #vitadacav #emiliaromagna

Mamme, tutte, sappiate che siete molto, ma molto più forti di quanto voi possiate anche solo immaginare!

Non siete sole: con voi, con tutte voi, al vostro fianco, ci siamo anche noi!

Non scordatelo mai.

LA VITA CHIAMA! NOI CI SIAMO!

#abbicuradite #cavarzignano

Una neonata è stata lasciata dalla madre lo scorso 24 maggio fuori dal pronto soccorso dell’ospedale di Sesto San Giovanni (Milano).

La bambina “è stata subito presa in carico dai medici ed infermieri” i quali “le hanno prestato le prime cure necessarie dopo le ore trascorse fuori dalla struttura in stato di abbandono, per poi disporne il trasferimento nella stessa giornata all’ospedale Niguarda, dove si trova attualmente e risulta in condizioni di salute stabili”